28 Ott, 2025
Due ibis eremiti uccisi in Lombardia. LNDC: “Altro che amanti della natura, i cacciatori distruggono la vita e la biodiversità”
28 Ott, 2025
Due ibis eremiti uccisi in Lombardia. LNDC: “Altro che amanti della natura, i cacciatori distruggono la vita e la biodiversità”

Due ibis eremiti, specie a rischio di estinzione e oggetto di un ambizioso progetto di ripopolamento, sono stati uccisi da un cacciatore in Lombardia. Grazie ai segnalatori gps installati sugli animali, i Carabinieri forestali hanno individuato il presunto responsabile, a cui sono state sequestrate armi e licenza. LNDC Animal Protection condanna con forza l’ennesimo atto di bracconaggio e annuncia la costituzione di parte civile.

L’ibis eremita è un uccello che un tempo popolava in maniera abbastanza diffusa l’Europa meridionale, tra cui l’Italia. Oggi invece è una delle specie animali considerate a rischio critico di estinzione, essendone rimasti pochissimi esemplari, e i motivi della sua sparizione sono dovuti principalmente all’uomo: dalla caccia di frodo al disturbo delle rotte migratorie, dalla distruzione dei suoi habitat all’utilizzo di fitofarmaci.

Per rimediare al disastro e tentare di salvare questa specie, però, l’uomo ha messo in atto un progetto di ripopolamento Life particolarmente ambizioso e innovativo: il progetto prevede la nascita in cattività di nuovi individui che vengono nutriti da alcune ricercatrici, le quali poi insegnano loro la rotta della prima migrazione utilizzando dei velivoli ultraleggeri. Un lavoro molto impegnativo e quasi fantascientifico che però ha dato degli ottimi risultati.

Nonostante tutto, questi splendidi animali continuano a essere in serio pericolo perché sono costantemente nel mirino dei cacciatori di frodo. Negli ultimi giorni due ibis eremiti sono stati uccisi in Lombardia e, grazie ai segnalatori gps di cui ogni uccello è dotato, i Carabinieri forestali sono riusciti a ricostruire le rotte che avevano compiuto negli ultimi istanti di vita e a individuare il presunto responsabile. A conferma del fatto che non si è trattato di un incidente, i segnalatori gps erano stati rimossi e abbandonati dall’assassino dei volatili. L’uomo individuato sarebbe un cacciatore “regolare”, a cui i Carabinieri hanno ritirato il tesserino venatorio e sequestrato le armi a seguito della denuncia per bracconaggio e furto venatorio.

Anche in questo caso, come in molti altri, ci troveremmo davanti a un cacciatore regolare che ha operato fuori dalle regole – che comunque per noi rimangono inaccettabili – diventando così un bracconiere. Tra l’altro, uccidendo questi due poveri ibis, quest’uomo non avrebbe soltanto tolto la vita a due esseri innocenti ma anche contribuito in maniera significativa al degrado dell’ambiente e della biodiversità. La lobby venatoria e i politici che la proteggono hanno un bel coraggio a definire i cacciatori come amanti della natura e ‘bioregolatori’”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

LNDC Animal Protection si unisce alla denuncia sporta dai Carabinieri forestali e seguirà tutta la vicenda da vicino, costituendosi parte civile nell’eventuale processo a carico del cacciatore, perché tutti gli animali meritano rispetto e protezione, a maggior ragione quelli che sono a rischio di estinzione.

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