Il trasferimento in Italia degli animali provenienti dall’Ucraina è ancora vietato, ma LNDC Animal Protection non si dà per vinta. Chiede quindi il supporto di tutti i cittadini italiani che amano gli animali perché il Ministero torni sui suoi passi e permetta a cani e gatti ucraini senza proprietario di avere una speranza per una vita dignitosa nel nostro Paese, grazie al lavoro delle Associazioni animaliste.
Nei giorni scorsi, con una nota della Direzione Generale della Sanità Animale, il Ministero della Salute ha vietato alle Associazioni animaliste di trasferire in Italia cani e gatti ucraini senza proprietario, indipendentemente dal fatto che siano randagi o provenienti da rifugi. Una decisione che LNDC Animal Protection ha immediatamente contestato per iscritto, facendo presente che – anche in nome della collaborazione tra Stati Membri della UE – sarebbe invece importante alleggerire il lavoro delle Associazioni che stanno accogliendo animali al confine, portando in Italia alcuni cani e gatti da far adottare nel nostro Paese. Ovviamente il tutto deve avvenire in maniera controllata e sicura, facendo viaggiare gli animali con le dovute vaccinazioni e rispettando il periodo di quarantena per evitare la diffusione di rabbia o altre zoonosi importanti, tutelando i nostri pet e i nostri concittadini.
Purtroppo la lettera inviata non ha avuto alcun seguito. LNDC Animal Protection non ha né ricevuto alcuna risposta né il Ministero ha mostrato l’intenzione di tornare sui suoi passi ed eliminare questa orribile forma di discriminazione tra gli animali che hanno un proprietario e quelli che invece non ce l’hanno. Non volendo lasciare niente di intentato, l’Associazione chiede a tutti i cittadini italiani che amano gli animali di firmare la petizione indirizzata al Ministro Roberto Speranza. L’obiettivo è chiedere al Ministero della Salute italiano di revocare il provvedimento e di predisporre un protocollo sanitario al pari di quello adottato per gli animali di proprietà al seguito dei rifugiati. Così facendo, le Associazioni italiane di protezione animale, nel rispetto di tale protocollo di stretto controllo sanitario e profilassi preventiva delle zoonosi, potranno garantire una ulteriore tracciabilità degli animali introdotti, tutelando così la salute degli animali presenti sul territorio italiano, così come di tutti i cittadini.
Ovviamente LNDC Animal Protection condivide la preoccupazione per la rabbia e altre possibili zoonosi che si potrebbero diffondere nel nostro Paese e per questo sono stati presi contatti soltanto con Associazioni serie che farebbero viaggiare gli animali dopo averli sottoposti alle dovute vaccinazioni, a seguito del periodo di osservazione richiesto e muniti di passaporto europeo. Allo stesso tempo, LNDC Animal Protection ha già comunicato al Ministero il suo impegno a far osservare un ulteriore periodo di quarantena per una maggiore sicurezza di tutti. “Con tutte queste accortezze, non c’è davvero alcun motivo per vietare di portare questi animali in Italia e dare loro una speranza di vivere dignitosamente il resto della loro vita”, conclude Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.
30 marzo 2022
Lega Nazionale per la Difesa del Cane
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