ORSI AL CASTELLER, LNDC ANIMAL PROTECTION SI OPPONE ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE SUI MALTRATTAMENTI: “È UN ERGASTOLO A VITA”
L’associazione non si arrende davanti alla decisone della Procura della Repubblica di Trento di voler archiviare la denuncia depositata a carico dei responsabili delle condizioni deplorevoli in cui vengono detenuti gli orsi. “Non è un mistero per nessuno quello che è accaduto e ad oggi accade all’interno del Casteller”, ha argomentato Michele Pezone, responsabile diritti animali LNDC che ha seguito fin dall’inizio il caso: “Continueremo a impegnarci per la liberazione di M49 e per evitare ad altri orsi trentini nati liberi un’ingiusta prigionia a vita”.
Trento, 14 gennaio 2022 – LNDC Animal Protection scende di nuovo in campo a difesa degli orsi dopo la notizia della richiesta di archiviazione in seguito alla denuncia fatta dalla stessa, a fianco a quella di altre associazioni animaliste, contro la Provincia di Trento per il maltrattamento degli orsi detenuti nel Casteller di Trento.
“Non è un mistero per nessuno quello che è accaduto e accade tutt’ora all’interno del Casteller”, afferma Michele Pezone, responsabile diritti animali LNDC Animal Protection, che continua: “Questa richiesta di archiviazione non è una sorpresa e sarà oggetto di opposizione da parte della nostra associazione. È necessario ripristinare in Trentino una vera e concreta cultura di protezione della fauna selvatica e ci adopereremo in tutte le sedi affinché gli orsi tornino ad essere un patrimonio da salvaguardare. Continueremo inoltre a impegnarci per la liberazione di M49 e per evitare ad altri orsi trentini l’ergastolo a vita”.
“Non è accettabile che nel 2022, in un Paese come l’Italia, gli orsi debbano pagare con la reclusione a vita per l’incapacità umana di gestire la convivenza con gli animali selvatici, in quello che è a tutti gli effetti il loro territorio, il loro habitat”, afferma Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection. “Basterebbe una corretta educazione su come comportarsi in loro presenza ed evitare così sofferenze immense e inutili ad animali nati liberi. Siamo noi a essere nel loro territorio ed compito e dovere delle istituzioni che hanno potere decisionale per definire leggi e regole, evitare ogni scorciatoia gestionale che risulti così dannosa per la natura e irrispettosa della vita di questi animali”.