11 Mag, 2022
LNDC scrive al Governatore del Lazio
11 Mag, 2022
LNDC scrive al Governatore del Lazio

Al Presidente
della Regione Lazio
dott. Nicola Zingaretti
presidente@regione.lazio.it
protocollo@regione.lazio.legalmail.it

Milano, 11 maggio 2022

Oggetto: misure contro la diffusione della peste suina africana.

Egregio Presidente,

scrivo in qualità di Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane, una delle più antiche e importanti associazioni protezionistiche presenti in Italia, dal 1950 impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie e razza, con circa 80 sedi locali e migliaia di soci, volontari e sostenitori in tutto il territorio nazionale, oltre a quasi un milione di seguaci sui social network.

La presenza del virus della Peste Suina Africana nella Regione Lazio è sicuramente una grande preoccupazione per le istituzioni così come per tutti noi coinvolti nella protezione degli animali e nella promozione dei loro diritti. Sono pertanto consapevole che è necessario monitorare con molta attenzione la situazione per prevenire la diffusione del virus e tutelare la salute dei suini che possono essere colpiti da questa terribile malattia. Le parole che ho scelto non sono chiaramente casuali e mi preme porre enfasi sul concetto di tutela della salute e del benessere degli animali coinvolti. Per questo motivo mi auguro che non si ricorra realmente, come preannunciato, ad abbattimenti cosiddetti “selettivi” che, troppo spesso, sono in realtà un modo per dare il semaforo verde all’uccisione indiscriminata di animali selvatici e non, senza un vero motivo e senza un approccio scientifico.

La società in cui sono organizzati i cinghiali ha una struttura molto precisa e l’uccisione dell’esemplare sbagliato può causare danni ancora maggiori in termini di crescita della popolazione. Ad esempio, uccidere la matriarca comporta che tutte le altre femmine vadano in estro, riproducendosi così in maniera incontrollata. Questo perché la presenza della matriarca inibisce l’estro delle altre femmine del gruppo sociale, dato che è l’unica “autorizzata” a riprodursi. Allo stesso modo, abbattere i maschi più adulti lascia spazio ai giovani più forti e più fertili.

Le misure per controllare e contenere la diffusione del virus e della popolazione dei cinghiali in generale devono sicuramente essere prese ma devono vertere su altri sistemi, in primi la rimozione della spazzatura dalle strade che attira numerosi esemplari fino in città.

Fiduciosa che vorrà prestare la massima attenzione alla situazione, nel pieno rispetto della vita e del benessere degli animali, resto in attesa di un riscontro e porgo distinti saluti.

Piera Rosati
Presidente
Lega Nazionale per la Difesa del Cane

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