20 Gen, 2022
Liguria – Toti ordina abbattimento suini, LNDC annuncia ricorso
20 Gen, 2022
Liguria – Toti ordina abbattimento suini, LNDC annuncia ricorso

TOTI ORDINA L’ABBATTIMENTO INDISCRIMINATO DI TUTTI I SUINI, ANCHE DOMESTICI. LNDC ANNUNCIA RICORSO AL TAR: “RITIRI SUBITO L’ORDINANZA”

LNDC Animal Protection si schiera immediatamente contro l’azione del Presidente della Regione Liguria che, per contrastare la diffusione dell’epidemia di peste suina africana, ha ordinato l’immediato abbattimento indiscriminato di ogni suino, anche di quelli sani o tenuti in famiglia o in rifugio. “Pur essendo astrattamente finalizzate alla tutela della salute pubblica, si tratta di previsioni irragionevoli alle quali ci opponiamo fermamente”, afferma il responsabile diritti animali LNDC Michele Pezone.

Genova, 20 gennaio 2022 – LNDC Animal Protection scende immediatamente in campo annunciando di fare ricorso al Tar, in seguito all’affermazione del governatore della Liguria Giovanni Toti che, aggiornando il Consiglio regionale sul cluster di peste suina tra i cinghiali sull’appenninico tra Liguria e Piemonte, ha affermato che in Regione “vi è solo un tipo di allevamento domestico, che almeno nelle aree di contenimento certamente andrà abbattuto e indennizzato”.

Se da un lato si comprende la necessità di fronteggiare questa patologia virale, contagiosa e spesso letale per suini e cinghiali”, ha argomentato il responsabile diritti animali LNDC Animal Protection Michele Pezone, “ciò che desta sgomento è la disposizione contenuta nell’ordinanza della Regione Liguria che impone l’immediato abbattimento dei suini, anche sani, in attività familiari e l’immediata macellazione dei suini negli allevamenti bradi e semibradi, oltre all’abbattimento dei cinghiali nelle Zac, zone di addestramento cani e l’immediata macellazione negli allevamenti misti di cinghiali e suini. Pur essendo astrattamente finalizzate alla tutela della salute pubblica, si tratta di previsioni che appaiono eccessive ed irragionevoli e che meritano di essere ritirate”.

L’associazione chiede quindi al governatore della Liguria di ritirare immediatamente l’ordinanza che vedrebbe l’abbattimento indiscriminato dei circa 500 maiali allevati tra le province di Genova e Savona e di tutti i capi non solo di allevamenti bradi e semibradi, ma anche dei maialini vietnamiti o di animali salvati e tenuti in fattorie o rifugi.

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