1 Set, 2025
Università di Catanzaro: il 28 novembre l’udienza preliminare. LNDC Animal Protection parte civile e rilancia l’urgenza dei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale
1 Set, 2025
Università di Catanzaro: il 28 novembre l’udienza preliminare. LNDC Animal Protection parte civile e rilancia l’urgenza dei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale

Sono 27 gli imputati del processo per i maltrattamenti di animali negli stabulari dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. L’udienza preliminare è fissata per il 28 novembre. LNDC Animal Protection, tra le 16 parti civili offese, ribadisce la necessità di accelerare la transizione verso metodi di ricerca alternativi, più moderni ed etici.

Il prossimo 28 novembre 2025 si terrà l’udienza preliminare del processo che vede 27 imputati, tra docenti, ricercatori e dirigenti, accusati di gravi reati legati alla gestione degli stabulari dell’Università Magna Graecia di Catanzaro: maltrattamento e uccisione di animali, falsi ideologici, corruzione e associazione a delinquere.

LNDC Animal Protection ha seguito il caso fin dall’inizio ed è stata ammessa tra le 16 parti civili offese, insieme al Ministero della Salute e all’Università stessa; un riconoscimento importante che rafforza la battaglia dell’associazione per la verità e la giustizia.

Questa vicenda dimostra quanto sia urgente superare un modello di ricerca che sfrutta e uccide gli animali, spesso in condizioni crudeli e non necessarie. La scienza moderna mette già a disposizione metodi alternativi più etici, affidabili e innovativi, che meritano maggiori investimenti e applicazioni”, dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Essere parte civile in questo processo significa non solo chiedere giustizia per gli animali vittime di abusi, ma anche ribadire la necessità di una svolta culturale e scientifica: l’abbandono della sperimentazione animale in favore di pratiche sostitutive.”

LNDC Animal Protection continuerà a seguire da vicino la vicenda giudiziaria e a promuovere il dibattito pubblico sull’urgenza di ridurre e sostituire l’uso degli animali nella ricerca, sostenendo percorsi scientifici realmente rispettosi della vita e della dignità di tutti gli esseri senzienti.

L’associazione invita cittadini, istituzioni e mondo accademico a considerare questo processo non solo come un atto dovuto di giustizia, ma anche come un’occasione per ripensare i modelli di ricerca e rafforzare l’impegno verso soluzioni che uniscano progresso e rispetto.

Altri articoli:

Queste sono le azioni che ci vedono in prima linea, aiutaci a proseguirle

Restiamo in contatto

Segui le nostre azioni i difesa degli animali

Share This