A Prato i Carabinieri hanno scoperto un allevamento abusivo con 98 cani detenuti intorno a una casa colonica, in condizioni incompatibili con il loro benessere. LNDC Animal Protection ha sporto denuncia e invita i cittadini a non comprare animali, ma ad adottarli dai canili, o almeno a verificare sempre di persona gli allevamenti e segnalare ogni situazione sospetta.
LNDC Animal Protection ha sporto denuncia in relazione al grave episodio scoperto nei giorni scorsi a Prato, dove i Carabinieri Forestali e la Polizia Municipale hanno trovato 98 cani detenuti in un allevamento completamente abusivo, privo delle necessarie autorizzazioni e in condizioni strutturali non conformi alle norme di legge. Gli animali – appartenenti a diverse razze, tra cui maltesi e barboncini – erano sistemati in recinti improvvisati intorno a una casa colonica, in condizioni incompatibili con il loro benessere, e tra loro è stato trovato anche il corpo senza vita di un barboncino toy. Gli animali superstiti sono stati posti sotto sequestro e stati affidati alle cure dei servizi veterinari competenti.
L’Associazione sottolinea come episodi di questo tipo non siano purtroppo casi isolati, ma rappresentino la punta di un iceberg fatto di illegalità, profitto e sfruttamento degli animali, un fenomeno alimentato anche dalla domanda crescente di cuccioli venduti online o attraverso canali non controllati.
“Dietro ogni cucciolo venduto con troppa facilità può nascondersi un mercato di sofferenza. Allevamenti improvvisati, riproduzioni incontrollate, mancanza di cure veterinarie e tracciabilità: tutto questo esiste perché c’è chi compra senza informarsi. Per questo chiediamo ai cittadini di non acquistare cani, ma di adottarli nei canili, dove migliaia di animali aspettano una famiglia”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
LNDC Animal Protection invita inoltre chi, per scelta o necessità, desidera comunque un cane di razza, a visitare sempre di persona l’allevamento, verificare che sia autorizzato, trasparente e rispettoso del benessere animale, e a segnalare immediatamente alle autorità competenti qualsiasi situazione sospetta o non conforme.
“La repressione delle attività abusive è fondamentale, ma la vera chiave del cambiamento è la responsabilità dei cittadini. Solo con scelte consapevoli possiamo spezzare la catena di sfruttamento che trasforma esseri viventi in merci”, continua Rosati.
LNDC Animal Protection seguirà gli sviluppi dell’inchiesta e continuerà nella sua battaglia per garantire che le norme sulla tutela degli animali vengano rispettate e applicate in modo rigoroso.


