3 Ott, 2025
Sassari, Alex non ha avuto giustizia: concessa la messa alla prova al suo aggressore. LNDC rifiuta il risarcimento.
3 Ott, 2025
Sassari, Alex non ha avuto giustizia: concessa la messa alla prova al suo aggressore. LNDC rifiuta il risarcimento.

Dopo un anno di battaglia legale, il Tribunale di Nuoro ha ammesso alla messa alla prova il giovane che in provincia di Sassari aveva brutalmente aggredito Alex, cane anziano, cieco e sordo, poi morto a seguito delle violenze. LNDC Animal Protection: “Non vogliamo soldi, volevamo una pena esemplare. Questa non è giustizia”

La decisione del Tribunale di Nuoro in merito alla brutale aggressione subita da Alex, cane anziano, quasi cieco e sordo, colpito ripetutamente a calci dal suo aguzzino durante i festeggiamenti per San Raimondo a Bono (Sassari) il 1° settembre 2024, rappresenta per noi l’ennesima dimostrazione di quanto la giustizia italiana continui a sottovalutare la gravità dei reati contro gli animali.

Dopo oltre un anno di battaglia nei tribunali, con la nostra Associazione riconosciuta come parte offesa dal reato, il Giudice ha concesso all’imputato la messa alla prova, imponendogli lavori di pubblica utilità presso il Comune di Esporlatu e stabilendo un risarcimento simbolico di 100 euro. Una misura che non possiamo accettare come risposta alla crudeltà subita da Alex.

“Noi di LNDC Animal Protection non non accetteremo mai soldi sporchi di sangue”– dichiara Piera Rosati, Presidente Nazionale LNDC Animal Protection –. “Volevamo giustizia per Alex, volevamo una condanna esemplare che servisse da monito per tutti. Questa decisione è una ferita non solo alla memoria di Alex, ma a tutti gli animali vittime di violenza”.

La morte di Alex, avvenuta pochi giorni dopo l’aggressione nonostante i soccorsi, non può essere ridotta a un episodio da sanare con lavori socialmente utili. Non si tratta di un “errore da recuperare”, ma di un atto di violenza intenzionale e brutale che ha tolto la vita a un animale indifeso. Parlare di messa alla prova, in questo contesto, significa svuotare di significato il concetto stesso di giustizia.

Per l’ennesima volta la giustizia italiana ci delude profondamente. Una simile decisione non rende onore alla memoria di Alex e, soprattutto, non serve da deterrente a chi ogni giorno commette o pensa di commettere atrocità sugli animali. Al contrario, trasmette un messaggio pericoloso: che si possa uccidere un animale senza subire conseguenze proporzionate alla gravità dell’atto.

LNDC Animal Protection continuerà a chiedere con forza pene effettive, certe e adeguate. È dovere dello Stato riconoscere il valore della vita animale e garantire giustizia vera, non soluzioni simboliche che non fermano l’escalation di violenza che ogni giorno le associazioni si trovano a combattere.

La vita di Alex non deve essere dimenticata. Per lui e per tutti gli animali vittime di crudeltà continueremo a lottare, monitorando attentamente l’evoluzione di questo procedimento e l’esito della messa alla prova, che non è affatto scontato sia positivo. La vicenda non finisce qui: per noi questo caso resta aperto. Non solo. Continueremo a lottare finché la legge italiana non saprà garantire pene davvero esemplari, perché maltrattare e uccidere un animale non è un reato minore: è una violenza che deve essere punita con coerenza e fermezza, per restituire dignità alle vittime e per difendere chi non ha voce.

Queste sono le azioni che ci vedono in prima linea, aiutaci a proseguirle

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