Una cagnolina beagle di circa 13 anni è stata trovata a Torre Angela, Roma, abbandonata come un rifiuto in un sacchetto di plastica. Soccorsa dalla Polizia Locale, è morta il giorno successivo in clinica. LNDC Animal Protection ha sporto denuncia e chiede ai cittadini di fornire informazioni utili per individuare il colpevole di questo atto di crudeltà inaccettabile.
Ancora un gravissimo caso di crudeltà su un animale indifeso, questa volta alle porte di Roma nella frazione di Torre Angela. Una beagle anziana e malata è stata trovata abbandonata in un sacchetto di plastica, come se fosse un rifiuto di cui disfarsi. Grazie all’intervento della Polizia Locale, la cagnolina è stata soccorsa e trasportata prima al canile comunale della Muratella dove è stata constatata l’assenza di microchip e stimata un’età di circa 13 anni. In seguito, è stata ricoverata per una grave insufficienza renale in una clinica convenzionata con la ASL dove però, purtroppo, non c’è stato nulla da fare ed è deceduta il giorno dopo il ricovero.
LNDC Animal Protection, venuta a conoscenza di questo grave episodio dalla propria sezione locale di Ostia, si è immediatamente attivata con il proprio ufficio legale per sporgere denuncia e chiedere indagini approfondite, compresa l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e la necroscopia per accertare le cause della morte. Allo stesso tempo, l’associazione chiede la collaborazione di tutti i cittadini romani affinché chi è in possesso di informazioni utili per risalire all’autore di questo gesto di inaudita crudeltà si faccia avanti scrivendo una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org.
“Non ci possono essere giustificazioni per fare una cosa del genere. Dopo una vita passata insieme, abbandonare una cagnolina nel momento di maggiore fragilità e vulnerabilità è un gesto da persone vigliacche e malvagie. Anche la modalità, con un sacchetto di plastica, è incredibilmente crudele e svilente: quella che è stata una compagna di vita, buttata via come immondizia. Chiunque sia stato a fare una cosa del genere deve vergognarsi, ma a questo punto dubito che ne sia capace. Non posso immaginare il dolore e lo smarrimento di quella povera anima gettata via così e spero con tutto il cuore che la persona che l’ha trattata in questo modo venga identificata e giudicata con la massima severità possibile. Non riporterà in vita la cagnolina, ma almeno ci sarà un minimo di giustizia per lei”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.


