LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per l’uccisione di un gatto a Montefiascone, colpito con una pistola ad aria compressa. Nel caso in cui venisse confermato che a sparare è stato un bambino di 10 anni, l’Associazione chiede di verificare le responsabilità dei genitori per l’omessa custodia dell’arma e l’intervento dei servizi sociali.
LNDC Animal Protection ha presentato denuncia contro ignoti in merito al grave episodio avvenuto a Montefiascone, dove un gatto è stato ucciso con una pistola ad aria compressa. Il piccolo animale, un gatto nero conosciuto e benvoluto nella zona, è stato trovato agonizzante e poi è morto a seguito delle ferite provocate dai colpi.
Secondo quanto emerso dalle prime notizie, a sparare sarebbe stato un bambino di soli 10 anni, che avrebbe utilizzato l’arma per colpire l’animale. Un fatto che, se confermato, rappresenterebbe non solo un atto di crudeltà verso un essere vivente, ma anche un grave segnale di disagio e mancanza di vigilanza da parte degli adulti intorno a lui.
“È una vicenda sconcertante. L’idea che un bambino così piccolo possa impugnare un’arma e usarla contro un animale è qualcosa di inaccettabile, che impone una riflessione profonda sia sul piano educativo che su quello della responsabilità genitoriale. Se la dinamica venisse confermata, è necessario capire come sia stato possibile che un minore abbia avuto accesso a una pistola”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
Qualora venga confermata la tenera età del responsabile LNDC Animal Protection chiede di accertare se vi siano responsabilità dei genitori per omessa custodia o vigilanza sull’arma e, contestualmente, chiede l’intervento dei servizi sociali per verificare la situazione familiare.
“Al di là delle eventuali responsabilità penali dei genitori, se a compiere questo gesto terribile è stato davvero un bambino è evidente che c’è un problema enorme. L’educazione al rispetto degli animali e della vita deve iniziare in famiglia e proseguire nella scuola. Se un bambino arriva a compiere un gesto del genere, c’è qualcosa che è andato terribilmente storto nel suo processo di crescita e questo deve preoccuparci tutti come società. I giovani e giovanissimi coinvolti in episodi di violenza sono sempre di più e non possiamo restare a guardare”, continua Rosati.
LNDC Animal Protection seguirà con attenzione l’evolversi del caso e si farà portavoce della richiesta di giustizia per la vittima, ricordando che gli animali non sono bersagli o oggetti, ma esseri senzienti tutelati dalla legge.


