29 Ott, 2025
Avvelenati diversi cani a Vico del Gargano – LNDC Animal Protection presenta denuncia e chiede interventi immediati
29 Ott, 2025
Avvelenati diversi cani a Vico del Gargano – LNDC Animal Protection presenta denuncia e chiede interventi immediati

LNDC Animal Protection denuncia i gravissimi avvelenamenti di cani avvenuti a Vico del Gargano (FG) e chiede alle autorità di attivarsi con urgenza affinché episodi simili non si ripetano. Inoltre, l’associazione sollecita una presa di posizione ferma e chiara da parte delle istituzioni locali e l’adozione di efficaci misure di prevenzione e controllo.

L’ufficio legale di LNDC Animal Protection ha scritto una lettera alle autorità competenti – Comune, Carabinieri Forestali, ASL Veterinaria e Prefettura – in seguito al gravissimo episodio di avvelenamenti di cani avvenuto lo scorso mese a Vico del Gargano (FG), in Contrada Maddalena: un cane è morto tra atroci sofferenze e altri tre sono stati salvati solo grazie al tempestivo intervento dei volontari di un’associazione locale.

Sul posto sono state rinvenute grandi quantità di cibo mescolato a metaldeide, una sostanza utilizzata comunemente contro le lumache ma altamente tossica per tutti gli animali. L’esame necroscopico eseguito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale ha confermato che il cane deceduto è stato vittima di avvelenamento.

Ci troviamo davanti a un gesto di crudeltà inaccettabile e di totale disprezzo per la vita. Chi sparge veleno non solo uccide animali innocenti, ma mette in pericolo anche i cittadini, i bambini e gli altri animali domestici e selvatici che frequentano la zona”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

L’ufficio legale dell’associazione ha chiesto ufficialmente alla Polizia Locale, al Nucleo Carabinieri Forestale, all’ASL veterinaria di Foggia, alla Prefettura e al Comune di Vico del Gargano di attivarsi immediatamente per garantire indagini approfondite, l’adozione di misure preventive efficaci e una condanna pubblica dell’accaduto da parte dell’Amministrazione comunale.

L’associazione ricorda che l’uso e l’abbandono di esche e bocconi avvelenati è vietato dall’Ordinanza Ministeriale dell’8 agosto 2025 e che tali condotte, in questo caso, configurano gravi reati previsti dal Codice Penale: uccisione di animali (art. 544 bis), maltrattamento (art. 544 ter) e getto pericoloso di cose (art. 674).

Chi compie simili azioni deve essere identificato e punito severamente. La violenza contro gli animali è un segnale allarmante che non può essere ignorato. Chiediamo alle istituzioni di dare un chiaro segnale di civiltà e di impegnarsi concretamente per evitare che tragedie come questa si ripetano”, conclude Rosati.

Queste sono le azioni che ci vedono in prima linea, aiutaci a proseguirle

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