Aveva proposto emendamenti per alleggerire i controlli sui richiami vivi e per sostituire gli anellini metallici con fascette di plastica ed è stato denunciato dai Carabinieri Forestali proprio per violazioni su questi anelli identificativi. L’opposizione chiede le dimissioni, ma la maggioranza lo difende. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection: “È già paradossale mettere un cacciatore a fare le regole sulla caccia, ma difenderlo dopo una denuncia è intollerabile. Vergogna.”
Il consigliere regionale della Regione Lombardia, nonché vice-presidente della commissione agricoltura, Carlo Bravo è un esponente di Fratelli d’Italia ed è un cacciatore. A novembre, il signor Bravo è stato denunciato dai Carabinieri Forestali per violazione delle norme sui richiami vivi dato che, secondo quanto rilevato dai militari, gli anellini applicati agli uccelli risultavano manipolati e per questo è scattata la denuncia per falsificazione di sigilli.
Proprio il consigliere Bravo aveva fin dall’inizio del suo mandato proposto di modificare le norme sulla detenzione di richiami vivi, prevedendo anche un cospicuo stanziamento per sostituire gli anellini di metallo con delle fascette di plastica, oltre a emendamenti affinché i controlli sui richiami vivi fossero meno stringenti. Davvero una curiosa coincidenza che, tra l’altro, espone la Regione Lombardia a sanzioni europee.
Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection
A seguito di questo increscioso “incidente”, l’opposizione in consiglio regionale aveva chiesto all’aula di destituire Bravo dal suo ruolo nella commissione agricoltura che si occupa anche della regolamentazione del mondo venatorio. La risposta della maggioranza è stata un inspiegabile ma prevedibile diniego, stringendosi compatta intorno al proprio uomo e quindi lasciando che conservasse il suo ruolo.
È già paradossale che un cacciatore sia messo in una posizione chiave per regolamentare la caccia, come se non esistesse un conflitto di interessi, ma che possa continuare a farlo nonostante una denuncia per una violazione rilevata dai Carabinieri è veramente inaccettabile. Si fa un gran parlare di legalità e di rispetto delle regole e sarebbe bello se i politici fossero i primi a dare il buon esempio, anche per questioni di opportunità e decoro. Purtroppo, anche in questo caso, dobbiamo prendere atto che non è così.
Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection