22 Mag, 2024
Lupo ferito da bracconieri nel Parco dello Stelvio
22 Mag, 2024
Lupo ferito da bracconieri nel Parco dello Stelvio

LNDC ANIMAL PROTECTION: CHIEDIAMO CHE I CARABINIERI FORESTALI INTENSIFICHINO I CONTROLLI E RIMUOVANO TUTTE LE TAGLIOLE PRESENTI NEL PARCO, PERICOLOSE PER LA FAUNA E PER LE PERSONE

Nel territorio di Ponte di Legno, in provincia di Brescia, un lupo è stato avvistato e fotografato con una zampa posteriore tranciata di netto all’altezza del ginocchio. L’ipotesi più probabile è che sia stato vittima di una tagliola, uno strumento che la legge vieta in modo categorico ma che viene comunque ancora usato dai bracconieri. Dalla fotografia che è stata scattata, il lupo non sembrerebbe in condizioni gravi ma potrebbe peggiorare e i ricercatori del Parco dello Stelvio si sono messi sulle sue tracce per cercare di trovarlo e, se necessario, soccorrerlo.

LNDC Animal Protection sporge denuncia e chiede la collaborazione di tutti i cittadini onesti e rispettosi della natura, dell’ambiente e degli animali affinché forniscano le informazioni necessarie a risalire all’identità dei bracconieri che hanno posizionato le tagliole nel Parco, scrivendo ad avvocato@lndcanimalprotection.org. Soprattutto, l’associazione chiede ai Carabinieri Forestali di intensificare i controlli e provvedere con urgenza a rimuovere questi strumenti proibiti e pericolosi.

È scandaloso che ci sia ancora chi piazza in giro questi strumenti di tortura ed è ancora più scandaloso che venga fatto all’interno di un Parco, quindi di un’area protetta. Tra l’altro, le tagliole rappresentano un pericolo non soltanto per tutta la fauna selvatica ma anche per gli animali domestici e per le persone che frequentano i boschi alla ricerca di un po’ di pace e di tranquillità. Chiunque, infatti, potrebbe metterci un piede e subire un danno gravissimo. Esattamente come è successo a questo povero lupo che, è sempre importante ricordarlo, appartiene a una specie protetta da leggi nazionali e internazionali, nonostante i tentativi da parte di alcuni esponenti politici della Lega di ridurre il suo status di protezione. A tal proposito, è una curiosa coincidenza che questo vile atto di bracconaggio sia avvenuto proprio a Ponte di Legno, uno dei territori storicamente più legati al carroccio, nello stesso periodo in cui proprio la Lega – tramite il deputato Bruzzone – sta cercando in tutti i modi di far passare una legge che di fatto andrebbe a legalizzare il bracconaggio, aprendo la possibilità di cacciare sempre e in qualsiasi luogo, senza alcuna tutela per la fauna selvatica. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché questa proposta di Bruzzone non passi, anche per rispetto dell’art. 9 della Costituzione.

Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection

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