L’associazione esprime tutta la sua indignazione e il suo dolore per la brutale uccisione di una lupa strangolata con un cavo d’acciaio a Giuncano, in provincia di Terni. Questo atto crudele rappresenta non solo una grave violazione delle leggi sulla protezione della fauna selvatica, ma anche un segnale allarmante di crescente ostilità verso i grandi carnivori nel nostro Paese.
La povera lupa, un esemplare giovane e in salute, è incappata in una trappola messa forse per catturare proprio lei o qualche altro selvatico. Uno strumento che è comunque vietato dalle leggi in vigore in Italia e che rappresenta un pericolo anche per eventuali persone che vogliono passare una giornata nella natura. L’associazione ha sporto denuncia contro ignoti, chiedendo alle autorità competenti di avviare indagini approfondite per individuare e perseguire i responsabili di questo atto vile.
Questo episodio si inserisce in un contesto preoccupante: il recente declassamento dello status di protezione del lupo da “rigorosamente protetto” a “protetto” da parte dell’Unione Europea. Una decisione che, secondo LNDC Animal Protection, rischia di legittimare ulteriori atti di violenza contro questa specie, minando decenni di sforzi per la sua conservazione.
“Abbassare la guardia sulla protezione del lupo è un errore grave e pericoloso,” dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “La lupa uccisa a Giuncano, proprio all’indomani del voto del Parlamento Europeo, è l’ennesima vittima di una cultura che vede nel lupo un nemico, anziché riconoscere il suo diritto alla vita in quanto essere senziente e il suo ruolo fondamentale negli ecosistemi. Abbiamo fortemente contestato la decisione della UE perché non basata su dati scientifici e per questo attendiamo l’esito del ricorso che abbiamo presentato alla Corte di Giustizia Europea, che potrebbe ribaltare la situazione e ripristinare lo status di protezione che il lupo merita. Nel frattempo, chiediamo al Governo italiano di mantenere la massima tutela per questo animale sul territorio nazionale, dato che la decisione della UE lo consente. Sappiamo che questo Governo non è amico dei selvatici e degli animali in generale, ma chiederlo è un atto dovuto.”
LNDC Animal Protection sottolinea l’urgenza di adottare misure efficaci per prevenire il bracconaggio e promuovere la coesistenza tra l’uomo e i grandi carnivori, soprattutto attraverso programmi di educazione e sensibilizzazione.
L’associazione continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità per garantire giustizia per la lupa uccisa e per proteggere il futuro della specie in Italia.