Le associazioni animaliste e ambientaliste: nessuna vittoria per Fugatti nonostante i proclami. Lupi come JJ4, nessuno li tocchi prima del giudizio del Tar di settembre.
“La decisione del TAR di oggi per noi equivale, di fatto, a una sospensione dell’esecuzione di due lupi ordinata la scorsa settimana dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti” affermano le Associazioni LNDC Animal Protection, LAV, e WWF che aggiungono: “almeno fino al 14 settembre, data della prossima della riunione Collegiale del Tribunale Amministrativo, in cui si dovrà esprimere sulla documentazione fornita dalla Provincia relativamente alle misure di sicurezza realizzate dalla malga Boldera. Un passo in avanti quindi rispetto a quando lo stesso TAR aveva deciso solo pochi giorni fa”.
Sebbene il decreto di uccisione dei due lupi della Lessinia della Provincia di Trento non sia stato di fatto sospeso, il Tribunale Amministrativo Regionale di Trento ha infatti intimato alla Provincia di redigere una nuova, dettagliata relazione sul sistema di prevenzione attuato dalla malga Boldera, affinché possa valutare di disporre il provvedimento di sospensiva richiesto dalle Associazioni LNDC Animal Protection, LAV, e WWF e fissando comunque udienza collegiale di sospensiva il giorno 14 settembre 2023.
Infatti, nonostante l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale abbia certificato il “livello accettabile” di queste misure, dà un parere positivo vincolato alla futura, rapida implementazione e miglioramento delle stesse per impedire ulteriori incursioni predatorie di lupi. Il decreto di abbattimento, secondo il giudizio di ISPRA, risulterebbe infatti coerente con il quadro normativo provinciale e comunitario, “purché l’amministrazione provinciale attivi un programma di azioni volte ad incentivare l’adozione di misure di prevenzione da parte delle altre aziende presenti nell’area, e purché produca entro 3 mesi una sintetica valutazione dei possibili miglioramenti della prevenzione attivabili nella malga Boldera”. Proprio per questa ragione il Tar si dimostra cauto, riservandosi di disporre la cautelare alla luce dei depositi che ci saranno sui metodi di prevenzione.
LNDC Animal Protection, LAV, e WWF insisteranno sulle evidenti lacune e sull’inefficienza in merito nella malga in questione, e nel mentre sono al lavoro per una nuova diffida urgente sulla base di questo provvedimento, affinché i lupi non siano toccati sino al pronunciamento del tribunale il 14 settembre 2023.
“Risulta evidente come le ragioni elencate dagli avvocati delle associazioni animaliste, Letrari e Pezone, hanno quindi convinto il tribunale. Speriamo che si arrivi a cancellare del tutto questa immorale e non necessaria decisione di pancia di Fugatti, che continua a ordinare uccisioni di animali selvatici”, dichiarano LNDC Animal Protection, LAV, e WWF che aggiungono: “I due animali vengono a trovarsi nello stesso limbo in cui si trovava JJ4, potendo essere uccisi prima che vi sia un iter giudiziario che autorizzi questa operazione. Si tratta di un paradosso giuridico che eviteremo ad ogni costo, batteremo ogni strada possibile per impedire che questo decreto possa produrre esiti nefasti irreparabili sui due animali e fungere da precedente pericoloso per l’intera popolazione italiana di lupi”.