4 Dic, 2023
Il Ministro Lollobrigida chiede all’UE di ridurre lo status di protezione dei lupi. LNDC Animal Protection non ci sta
4 Dic, 2023
Il Ministro Lollobrigida chiede all’UE di ridurre lo status di protezione dei lupi. LNDC Animal Protection non ci sta

Per tutelare gli interessi degli agricoltori e degli allevatori, il Ministro Lollobrigida propone di rivedere la Direttiva Habitat, soprattutto per quanto riguarda i grandi carnivori e la loro protezione. LNDC Animal Protection scrive una lettera ricordando che la nostra Costituzione tutela la biodiversità e che esistono già strumenti efficaci per difendere il bestiame dalle predazioni. Uccidere non è la soluzione.

La settimana scorsa, durante il Consiglio “Agricoltura e Pesca” (AgriFish) del Consiglio dell’Unione Europea, il Ministro Lollobrigida ha presentato un documento – sottoscritto da Francia, Austria, Polonia, Romania, Grecia, Finlandia e Lettonia – con cui si chiede di considerare gli agricoltori come figure centrali per la tutela dell’ambiente e con una funzione di “regolatori” della biodiversità. L’obiettivo di questo documento è di ottenere una revisione della Direttiva Habitat e, nello specifico, una riduzione dello status di protezione dei grandi carnivori, in particolare del lupo.

Il fatto stesso che questo documento sia stato sottoscritto dai ministri di diversi Paesi è un chiaro segnale di quale sia il concreto pericolo che la fauna selvatica corre in tutta Europa. Ci troviamo davanti a una classe dirigente che vede gli animali selvatici, e in particolare i grandi carnivori, come un problema anziché per la preziosa risorsa che in realtà sono. La parola d’ordine, per queste persone, è sempre e solo una: uccidere. Tutto questo non è accettabile e per questo ho scritto una lettera al Ministro Lollobrigida, prima di tutto per ricordargli che la tutela della biodiversità e dell’ambiente è ormai uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e questa tutela non può essere effettuata uccidendo gli animali. Tra l’altro, questo concetto secondo cui l’uomo deve essere il “regolatore” della biodiversità è proprio il motivo per cui oggi ci troviamo con tante specie animali estinte e tantissime in via di estinzione, oltre che con i problemi che tutti conosciamo a livello ambientale. Finché l’uomo si ostinerà ad avere questo atteggiamento di supremazia e controllo verso le altre specie, gli animali e l’ambiente saranno sempre in grave pericolo. Dobbiamo capire che l’unica strada è vivere in comunione con gli altri, senza dover necessariamente avere una funzione di controllo e di gestione che ci siamo arbitrariamente assegnati. Posso capire la necessità di proteggere il bestiame degli allevamenti dalle predazioni, ma questo si può fare utilizzando gli strumenti già esistenti che – se correttamente utilizzati – sono perfettamente efficaci. L’idea di rivedere lo status di protezione dei lupi è soltanto una misura ideologica che punta a instillare paure irrazionali, anziché cercare di risolvere realmente i problemi.

Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection

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