16 Lug, 2025
Nasce la coalizione “Dalla parte dei crostacei”per tutelare granchi, aragoste e astici
16 Lug, 2025
Nasce la coalizione “Dalla parte dei crostacei”per tutelare granchi, aragoste e astici

Nove associazioni animaliste chiedono di vietare la vendita di crostacei vivi, l’uccisione tramite bollitura e la detenzione su ghiaccio. I crostacei decapodi siano finalmente riconosciuti come esseri senzienti.

Nasce “Dalla parte dei crostacei”, una piattaforma comune dedicata alla tutela dei crostacei decapodi come granchi, aragoste e astici. L’iniziativa, promossa da Animal Law Italia (ALI) insieme a Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAV, LEAL, LNDC Animal Protection e OIPA, vuole risolvere la grave lacuna normativa che lascia questi animali senzienti senza alcuna tutela.

Le principali associazioni animaliste italiane hanno sottoscritto un Manifesto con quattro richieste urgenti rivolte al Governo e al Parlamento:

  1. Vietare la detenzione di crostacei vivi su ghiaccio o in acqua ghiacciata, pratica che causa stress estremo e lesioni agli animali.
  2. Vietare la bollitura da vivi, inclusa la lenta salita di temperatura, dimostrata scientificamente come fonte di prolungata sofferenza.
  3. Vietare la vendita diretta al consumatore di crostacei vivi, vista l’impossibilità per negozi e ristoranti di garantire metodi di stoccaggio e abbattimento adeguati.
  4. Riconoscere per legge la senzienza dei crostacei decapodi, equiparando la loro tutela a quella dei  mammiferi e degli uccelli.

Queste richieste trovano un’opportunità concreta grazie all’istituzione, da parte del Ministero della Salute, di un tavolo tecnico incaricato di redigere le linee guida nazionali sul benessere dei crostacei decapodi.

Per questo, Animal Law Italia (ALI), Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAV, LEAL, LNDC Animal Protection e OIPA hanno scritto al Ministero della Salute, chiedendo che il documento finale redatto dal comitato di esperti accolga queste quattro richieste essenziali. Le associazioni hanno inoltre chiesto di poter presentare le proprie motivazioni, anche scientifiche, in un’audizione dedicata.

“Si tratta di un’occasione storica per colmare finalmente un vuoto legislativo inaccettabile” – dichiarano le associazioni – “Presto lanceremo ulteriori azioni congiunte per informare il pubblico su questo tema e fare pressione sulle Istituzioni affinché anche l’Italia segua esempi virtuosi come quelli in Europa di Svizzera e Norvegia, dove il divieto di bollire animali ancora coscienti in pentola è già previsto dalla legge”.

Negli anni, le associazioni si sono attivate soprattutto tramite azioni legali contro la detenzione su ghiaccio, e nel 2018 la Cassazione ha confermato una condanna per maltrattamento in un caso di detenzione di crostacei in un freezer. Tuttavia, questa pratica non è stata ancora abbandonata, in assenza di un esplicito divieto nazionale. Inoltre, resta possibile la vendita di animali vivi e la loro successiva bollitura.

Le evidenze scientifiche emerse in questi anni, che possono essere riscontrate nei numerosi materiali prodotti da Animal Law Italia, fra i quali il report della professoressa Passantino della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’università di Messina, portano verso un cambiamento delle norme che tutelano questi animali, in accordo con l’orientamento dell’opinione pubblica.

Per informazioni: www.dallapartedeicrostacei.it

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