26 Set, 2024
LNDC denuncia l’uso di un cervo morto per avvelenare altri animali in Val Seriana
26 Set, 2024
LNDC denuncia l’uso di un cervo morto per avvelenare altri animali in Val Seriana

LNDC Animal Protection esprime la propria indignazione per il ritrovamento del corpo senza vita di un cervo imbottito di veleno in Val Seriana. Un episodio inquietante che evidenzia non solo atti di crudeltà verso gli animali, ma anche un pericoloso clima di odio verso la fauna selvatica alimentato dalle attuali politiche governative. Piera Rosati – Presidente LNDC: “Torniamo a chiedere di approvare l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali e che venga promossa una cultura del rispetto”.

La scoperta di questo cervo da parte della Polizia Provinciale di Bergamo rappresenta un segnale allarmante della crescente intolleranza nei confronti degli animali selvatici. LNDC Animal Protection annuncia che presenterà ufficialmente denuncia contro i due allevatori identificati dalle forze dell’ordine grazie alle riprese di una fototrappola che li ha immortalati mentre riempivano il cadavere dell’animale con una sostanza tossica. Le indagini successive hanno confermato che si tratta di glicole etilenico, sostanza comunemente usata nei liquidi antigelo e decisamente letale. Chiaramente, l’intento dei due uomini era quello di uccidere lupi e altri carnivori selvatici che si sarebbero nutriti del corpo senza vita del cervo.

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di disprezzo e violenza verso la fauna selvatica, che ha raggiunto nuovi picchi negli ultimi anni. LNDC Animal Protection ritiene che l’attuale Governo, con le sue politiche ambigue e il linguaggio spesso incendiario, abbia contribuito a creare un ambiente in cui gli animali vengono visti come un problema da eliminare piuttosto che come esseri viventi da proteggere. Le dichiarazioni pubbliche che demonizzano gli animali selvatici e giustificano la loro uccisione hanno un impatto diretto sulle mentalità e sulle azioni dei cittadini.

Uccidere un animale è una cosa abominevole, ma farlo tramite l’avvelenamento è ancora più crudele perché causa sofferenze indicibili. Chiediamo un cambio di rotta da parte del Governo e della politica tutta, affinché si adotti un approccio più rispettoso e protettivo nei confronti della fauna selvatica. È cruciale implementare leggi più severe contro la crudeltà verso gli animali e sviluppare politiche che promuovano la convivenza sostenibile piuttosto che l’ostilità. La vita degli animali selvatici è un patrimonio da tutelare, non un problema da risolvere. È fondamentale che le istituzioni si impegnino non solo a punire i colpevoli, cosa che purtroppo ad oggi non avviene ancora in modo adeguato, ma anche a promuovere campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione sull’importanza della biodiversità e della coesistenza pacifica tra esseri umani e animali.

Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection

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