In moltissimi si sono presentati in Piazza De Ferrari domenica 6 agosto per manifestare contro l’emendamento approvato dal Consiglio regionale ligure che consente ai cacciatori di uccidere cervi, mufloni e cinghiali con arco e frecce. LNDC Animal Protection si scaglia contro questo provvedimento e mobilita, insieme ad altre associazioni locali, cittadini liguri e non.
Centinaia di cittadini liguri insieme a molti italiani provenienti da tutto il Paese si sono riuniti ieri, domenica 6 agosto, in piazza De Ferrari a Genova per manifestare contro la caccia con arco e frecce.
La notizia dell’emendamento approvato dal Consiglio regionale ligure ha fatto in fretta il giro d’Italia raccogliendo lo sdegno di tantissime persone. In poco tempo sono state raccolte oltre 70.000 firme a sostegno della petizione lanciata appositamente per fermare questa barbarie e in tantissimi hanno risposto alla chiamata presentandosi al presidio di Genova e inviando mail di protesta, grazie a un’azione coordinata di mail bombing, ai Consiglieri regionali liguri che hanno approvato tale provvedimento, chiedendogli di fare un passo indietro.
La manifestazione organizzata dalla Sezione LNDC Animal Protection di Genova in collaborazione con altre Associazioni del territorio ha visto anche la partecipazione di politici locali, appartenenti a diversi partiti, riuniti contro l’ennesimo emendamento a favore del mondo venatorio.
Siamo felici di questa grande partecipazione, dobbiamo far sentire forte e chiaro la nostra voce in difesa degli animali. Questo emendamento non solo è crudele e insensato, ma in qualità di veterinario, mi sento di dire che è dannoso anche dal punto di vista sanitario, perché si rischia di diffondere la peste suina a causa del dissanguamento a cui gli animali trafitti vanno incontro.
Pierluigi Castelli, Presidente della Sezione LNDC Animal Protection di Genova
La nostra Associazione da sempre lotta contro la caccia e si batte per promuovere un cambiamento culturale verso una convivenza pacifica con gli animali selvatici. La caccia è qualcosa di totalmente anacronistico e non possiamo più accettare il favoritismo delle Istituzioni nei confronti del mondo venatorio. Ricordo a tutti che non molto tempo fa è stato modificato l’art. 9 della Costituzione italiana per cui lo Stato tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. È arrivato il momento per i politici di non fare passi indietro ma di guardare avanti e ascoltare la voce della maggior parte degli italiani che dice basta, che non ne può più di tutta questa crudeltà gratuita e noi continueremo a fare la nostra parte, a farci sentire e a batterci per i diritti di tutti gli animali.
Piera Rosati, Presidente nazionale LNDC Animal Protection
UNISCITI AL MAILBOMBING E SCRIVI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA CHIEDENDOGLI DI FARE UN PASSO INDIETRO CONTRO LA CACCIA CON ARCO E FRECCE
Per farlo, puoi usare questo testo
Al Presidente della
Regione Liguria
Dott. Giovanni Toti
Egregio Presidente,
le scrivo per manifestarle il mio sdegno in merito all’inconcepibile emendamento da poco approvato dal Consiglio Regionale ligure che disciplina l’uccisione di cervi, mufloni e cinghiali con arco e frecce e prevede l’estensione del periodo di caccia al cinghiale e al daino.
Quella della Regione sembra essere una decisione dettata dal soddisfare le richieste di un gruppo di cacciatori-arcieri, una vera e propria barbarie che calpesta la dignità e i diritti degli animali e la sensibilità dei cittadini che li amano e vogliono vederli rispettati.
Per quanto sopra espresso chiediamo che la delibera venga modificata, negando quindi la possibilità di svolgere attività venatoria con arco e frecce.
Distinti saluti