27 Nov, 2025
Amal, una cucciola che sogna di tornare a correre
27 Nov, 2025
Amal, una cucciola che sogna di tornare a correre

Una storia difficile, un cuore dolcissimo: donale la forza di ricominciare.

Amal ha solo sei mesi, ma negli occhi porta già una storia che pesa quanto una vita intera. Quando l’abbiamo incontrata per la prima volta, il suo corpo raccontava tutto quello che lei non poteva dire: era magrissima, pelle e ossa, ricoperta di morsi, con una frattura evidente all’omero e una lesione al cranio. Una cucciola che avrebbe dovuto inseguire foglie e rincorrere giochi, invece stava semplicemente cercando di restare viva.

Probabilmente, spinta dalla fame, si era avvicinata a un gregge in cerca di qualcosa da mangiare. È facile immaginare la scena: un musetto giovane che si avvicina alle pecore, la paura dei cani da pastore, l’aggressione, la fuga disperata. Nel tentativo di scappare, Amal è stata investita. Da lì la frattura all’omero, il trauma cranico, il dolore silenzioso di chi non ha nessuno che possa ascoltare il suo lamento.

Quando è arrivata da noi, Amal aveva bisogno di tutto: cure, protezione, tempo. È stata ricoverata d’urgenza in clinica e lì è rimasta per quindici giorni, seguita minuto per minuto. A causa della frattura al cranio non ha potuto essere alimentata con il sondino nasale e, per nutrirla in sicurezza, è stata utilizzata una sonda gastroesofagea. Ogni pasto era un gesto di cura, ogni terapia una piccola promessa: “Non sarai più sola, da ora in poi ci siamo noi”.

A guardarla oggi, è difficile immaginare tutto quello che ha passato. Amal è una cucciola dolcissima: cerca il contatto umano, si avvicina con delicatezza, appoggia piano il musetto sulla mano di chi la cura e si fida. Dentro di lei non è rimasta la rabbia, ma un enorme desiderio di essere rassicurata. I suoi occhi, grandi e profondi, non chiedono altro che poter stare al sicuro.

Ma il suo percorso non è finito. Amal sta affrontando un lungo cammino di riabilitazione: fisioterapia, visite specialistiche, controlli continui. Ogni esercizio serve a ridarle mobilità, a insegnare di nuovo alle zampe a sostenere il suo peso, a permetterle, un giorno, di tornare a correre serenamente.

Per Amal ogni ciotola di cibo specifico, studiato per le sue fragilità, ogni seduta di fisioterapia, ogni controllo veterinarionon è solo una voce di spesa: è un tassello di futuro. È la differenza tra una vita trascorsa nel dolore e una vita in cui, nonostante le cicatrici, possa finalmente sentirsi solo una cucciola amata.

E Amal non è sola. Nei nostri rifugi stiamo accudendo 35.823 animali, ognuno con la sua storia, le sue paure, le sue speranze. Una parte importante di loro ha bisogno di cure complesse: ricoveri d’urgenza, interventi chirurgici, farmaci salvavita, fisioterapia, idroterapia in acqua, cibo specifico per patologie e condizioni particolari. Ogni giorno ci impegniamo per non lasciare indietro nessuno, ma per poter continuare a farlo abbiamo bisogno di chi ci sostiene, di chi sceglie di trasformare un gesto in una cura concreta.

Questo Natale, mentre tante case si riempiono di luci, regali e momenti condivisi, Amal sta ancora imparando a rimettere un passo davanti all’altro. Il suo “dono” più grande non è un gioco o una coperta nuova, ma la possibilità di continuare le terapie, di essere seguita, di ricevere l’alimentazione giusta, di avere vicino mani gentili che non la abbandonino mai più.

Scegliere di aiutare Amal significa entrare nella sua storia nel momento più delicato, proprio quando il confine tra paura e rinascita è più sottile. Significa essere parte di ogni suo piccolo progresso: di quei passi incerti che diventano via via più sicuri, di quel musetto che da smarrito diventa fiducioso, di quello sguardo che, giorno dopo giorno, impara finalmente a riposarsi.

Questo Natale puoi fare qualcosa di profondamente concreto e profondamente umano: regalare ad Amal la possibilità di una vera seconda possibilità.

Dona per Amal e aiutaci a trasformare la sua strada di sofferenza in un cammino di cura, protezione e speranza.

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