1 Ago, 2025
Diffida a non realizzare l’allevamento intensivo di 39mila galline
1 Ago, 2025
Diffida a non realizzare l’allevamento intensivo di 39mila galline

Al Sindaco del Comune di Travacò Siccomario

protocollo@pec.comune.travacosiccomario.pv.it

info@comune.travacosiccomario.pv.it

Milano – Roma, 31 luglio 2025

I sottoscritti Carla Rocchi, Presidente dell’E.N.P.A. – Ente Nazionale Protezione Animali Onlus, Piera Rosati, quale Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Sara D’Angelo, Portavoce della Rete dei Santuari di Animali Liberi e Gianluca Felicetti quale Presidente della LAV espongono quanto segue.

A seguito di segnalazioni ricevute da cittadini e volontari operanti sul territorio, nonché di quanto emerso da articoli di stampa locale, siamo venuti a conoscenza della richiesta di autorizzazione per la realizzazione, nel territorio del Comune di Travacò Siccomario, di un allevamento intensivo di circa 39.000 galline ovaiole.

Il progetto prevede un sistema di allevamento “a terra” mediante voliere industriali, in cui gli animali, sebbene non confinati in gabbie singole, verrebbero comunque detenuti in condizioni di affollamento, con spazi estremamente ridotti, privi di adeguati arricchimenti ambientali. Tale sistema non consente l’espressione di comportamenti etologici fondamentali come razzolare, distendersi, fare bagni di sabbia o costruire un nido, generando grave stress cronico, vulnerabilità immunitaria, aggressività e riduzione dell’aspettativa di vita.

La collocazione dell’impianto a pochi metri da una struttura di ricovero per cani appare gravemente inopportuna e potenzialmente lesiva anche del benessere degli animali ospitati. Gli odori intensi, i rumori costanti, le polveri, l’aumento della presenza di insetti e agenti patogeni, oltre alla gestione dei reflui zootecnici, rappresentano fattori di disturbo rilevanti che rischiano di compromettere la salute psicofisica dei cani, nonché la sicurezza igienico-sanitaria per operatori, volontari e visitatori.

In aggiunta, l’allevamento verrebbe realizzato nel Parco del Ticino, riserva di biodiversità, con gravi ripercussioni negative sul paesaggio e sull’identità naturalistica dell’area.

Inoltre, si evidenzia come l’allevamento, per estensione e tipologia, rientri a pieno titolo tra le attività a potenziale impatto ambientale significativo, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modificazioni, e dovrebbe essere oggetto di una valutazione ambientale accurata, nonché della verifica del rispetto di tutte le normative in materia di emissioni odorigene, scarichi, gestione rifiuti e benessere animale (D.Lgs. 146/2001, Direttiva 98/58/CE, Regolamento UE 2017/625).

Alla luce di quanto sopra esposto, le scriventi associazioni:

  • esprimono la propria ferma e motivata contrarietà alla realizzazione dell’allevamento in oggetto;
  • chiedono formalmente al Comune di non procedere al rilascio di alcun atto autorizzativo, in quanto tale impianto risulterebbe incompatibile con la presenza di una struttura di ricovero per animali già operativa e contrasterebbe con i principi di tutela ambientale e benessere animale;
  • diffidano l’Ente comunale dal concedere l’autorizzazione, riservandosi – in caso contrario – ogni azione nelle sedi opportune per la tutela degli interessi legittimi coinvolti e per la salvaguardia degli animali.

In attesa di urgente e motivato riscontro, si porgono distinti saluti.

Per ENPA

Carla Rocchi

Per LNDC Animal Protection

Piera Rosati

Per Rete dei Santuari

Sara D’Angelo

Per LAV

Gianluca Felicetti

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