“Se l’orso non è morto per cause naturali, siamo pronti a denunciare”
LNDC Animal Protection esprime grande preoccupazione per la notizia del ritrovamento di un esemplare di orso bruno marsicano morto in un’area attigua al Parco Regionale Sirente-Velino. Il recupero del cadavere, avvenuto grazie alla segnalazione di un cittadino, è stato condotto dai Carabinieri Forestali, dalla ASL veterinaria e dal personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), che hanno prontamente avviato gli accertamenti per determinarne le cause del decesso.
“La morte di anche un solo orso marsicano è una perdita gravissima,” commenta Piera Rosati – Presidente di LNDC Animal Protection. “Si tratta di una specie preziosa, unica al mondo, e a rischio di estinzione. Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti e saremo pronti a denunciare se verranno accertate responsabilità umane.”
Una specie da proteggere a ogni costo
L’orso bruno marsicano è una sottospecie endemica dell’Italia centrale, protetta e ad altissimo rischio: ne sopravvivono circa 60 esemplari in libertà. Ogni perdita, quindi, rappresenta un colpo pesantissimo alla tutela della biodiversità del nostro Paese.
LNDC Animal Protection sta monitorando da vicino l’evolversi della situazione e si dice pronta a sporgere denuncia nel caso in cui le indagini escludano cause naturali o accidentali.
Massima fiducia nel lavoro delle istituzioni
L’associazione esprime piena fiducia nell’attività dei Carabinieri Forestali e del personale del PNALM, già al lavoro per fare chiarezza. L’auspicio è che venga fatta luce in tempi rapidi e che, se necessario, vengano individuati e perseguiti i responsabili.
“Gli orsi marsicani sono parte integrante del nostro patrimonio naturale. Vanno protetti con tutti i mezzi disponibili. Non permetteremo che la negligenza o la crudeltà umana continui a minacciare la loro esistenza“, conclude Rosati.