8 Nov, 2023
Praticava l’uccellagione nel barese. LNDC Animal Protection denuncia bracconiere
8 Nov, 2023
Praticava l’uccellagione nel barese. LNDC Animal Protection denuncia bracconiere

Reti a scatto e richiami vivi utilizzati da un uomo per catturare cardellini e altri uccelli selvatici. Il tutto è stato scoperto dai Carabinieri Forestali che hanno provveduto a sequestrare tutto e a denunciare l’uomo. Alla denuncia si unisce anche LNDC Animal Protection, con la Presidente Rosati che ricorda: “La linea tra bracconieri e cacciatori è sempre molto sottile. Bisogna rendere illegale ogni tipo di caccia”.

Per uccellagione si intende una pratica di caccia realizzata attraverso l’uso di dispositivi fissi, principalmente reti e trappole, per catturare una massa indiscriminata di animali selvatici volatili. Si tratta di una pratica totalmente illegale e per questo è considerata bracconaggio, ma purtroppo ancora molto usata in tutto il Paese. Uno degli ultimi episodi è avvenuto nella provincia barese, tra Mola di Bari e Torre a Mare, dove un uomo aveva installato un tipo di trappola chiamata “prodina”, consistente in reti che si chiudono a scatto quando l’uccello si poggia su di loro.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri Forestali di Monopoli, il cacciatore bracconiere aveva posizionato anche delle gabbiette contenenti uccelli da utilizzare come richiami vivi, altra pratica totalmente illegale secondo le norme vigenti.

Tutto questo non è certo una sorpresa. Purtroppo, il bracconaggio attraverso sistemi non autorizzati come questi o come tagliole e altre trappole è molto presente in tutta Italia. La lobby venatoria cerca sempre di far passare il messaggio che i cacciatori sono veri amanti della natura e degli animali, che già sarebbe paradossale così, ma la verità è che tra bracconiere e cacciatore c’è una linea davvero molto molto sottile. La maggior parte dei bracconieri, infatti, sono spesso dei cacciatori regolari che però non rispettano le norme in termini di periodi di caccia o di mezzi utilizzati per uccidere. Chi altro si prenderebbe la briga di realizzare questo tipo di trappole artigianali, infatti, se non fosse già una persona dedita alla caccia? È proprio inverosimile pensare che una persona comune si svegli la mattina e decida di attrezzarsi in questo modo se non è già all’interno del mondo venatorio! L’unico modo per fermare queste stragi continue è rendere illegale ogni tipo di caccia. Forse, così, queste persone smetteranno di sentirsi legittimate ad uccidere esseri viventi senza alcuna colpa.

Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection

LNDC Animal Protection sporge denuncia verso l’uomo per furto venatorio e maltrattamento di animali e ringrazia i Carabinieri Forestali per il lavoro che fanno ogni giorno. Allo stesso tempo, invita tutti i cittadini a segnalare sempre alle forze dell’ordine i comportamenti illeciti e pericolosi di tutti i cacciatori, che spesso e volentieri arrivano a sparare vicinissimo alle case e nei posti in cui ci sono altre persone.

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