15 Feb, 2023
Caccia – Il ministro Lollobrigida sempre più amico dei cacciatori e nemico degli animali e dell’ambiente
15 Feb, 2023
Caccia – Il ministro Lollobrigida sempre più amico dei cacciatori e nemico degli animali e dell’ambiente

Una circolare ministeriale interpretativa del Regolamento UE sul bando al piombo nelle zone umide in realtà mette dei limiti a tale divieto, rendendo possibile l’utilizzo di munizioni contenenti questo pericoloso metallo altamente inquinante nelle aree idriche definite “effimere”. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protecion: “L’ennesimo rischio concreto per l’ambiente e per tutti gli animali, esseri umani compresi”.

Autorizzare la caccia ovunque, anche nei centri abitati e nelle aree protette, mirando a qualunque specie selvatica, in qualunque periodo dell’anno, dando vita così a un vero e proprio Far West non è stato a quanto pare sufficiente per fare felici i cacciatori e la lobby delle armi. L’emendamento della vergogna con cui si dava il via alla “caccia selvaggia”, uno dei primi passi del Governo in materia di fauna selvatica e sul quale la Commissione Europea ha chiesto chiarimenti, non è bastato a soddisfare le richieste del mondo venatorio. Ecco quindi che, proprio in occasione di una visita a un evento fieristico dedicato al business delle armi, il Ministro Lollobrigida ha annunciato l’emanazione di una circolare ministeriale con cui di fatto viene liberalizzato l’uso dei proiettili di piombo nelle cosiddette “aree idriche effimere”, concetto di nuovo conio, che dovrebbero differenziarsi dalle zone umide, ossia tutte quelle aree che rappresentano un habitat per gli uccelli acquatici, e nelle quali l’uso di tali munizioni è vietato.

La circolare ministeriale si presenta come uno strumento interpretativo del Regolamento UE 2021/57, il quale mette al bando l’utilizzo di pallini contenenti piombo nelle aree umide, definite come “superfici di paludi, pantani e torbiere o distese d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanee, in cui l’acqua è stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina la cui profondità non supera i sei metri durante la bassa marea”. Eppure, invece che interpretare, la circolare restringe tale definizione a quelle zone che per dimensioni siano in grado di fornire un habitat stabile e duraturo agli uccelli acquatici, escludendo tutte le zone “soggette a variazioni temporanee del livello dell’acqua o del contenuto di umidità”.

Una differenza sostanziale che, peraltro, in tempi di siccità come questi può far rientrare nelle “aree idriche effimere” molte zone paludose, che rimangono esposte a gravi rischi ambientali. Il piombo che rimane disperso nei corsi d’acqua, infatti, rappresenta un rischio concreto alla salute degli animali che lo ingeriscono e degli animali che a loro volta si nutrono di essi, esseri umani compresi, con conseguenti rischi per la salute di tutti .

afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection

Altri articoli:

Queste sono le azioni che ci vedono in prima linea, aiutaci a proseguirle

Restiamo in contatto

Segui le nostre azioni i difesa degli animali

Share This