4 Ago, 2022
Puglia – LNDC in difesa degli storni
4 Ago, 2022
Puglia – LNDC in difesa degli storni

Come sempre l’uomo sceglie la via più facile per risolvere un potenziale problema e così viene autorizzato l’abbattimento di questi uccelli per proteggere le coltivazioni dai loro presunti attacchi. LNDC Animal Protection scrive al Presidente della Regione Puglia e all’assessore all’agricoltura ricordando che la Costituzione protegge l’ambiente e la biodiversità, invitandoli a trovare una soluzione meno cruenta e più rispettosa per prevenire danni al settore agricolo.

La Giunta della Regione Puglia ha approvato il “prelievo”, eufemismo per uccisione, degli uccelli appartenenti alla specie “storno” nella misura di 10 esemplari al giorno, per ogni “operatore”, a partire dal 9 novembre prossimo e fino al 18 gennaio 2023. La motivazione di questa decisione sarebbe la tutela delle coltivazioni e degli ulivi dagli attacchi di questi uccelli. La caccia a questi volatili sarà consentita in alcune zone della Puglia, nello specifico nella “Piana olivetata litoranea tra le province di Bari e Brindisi” e nell’area “Fascia pedegarganica della provincia di Foggia”.

Non possiamo restare fermi a guardare mentre si compie l’ennesimo favore alla lobby della caccia senza un motivo reale”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “I nostri legali stanno valutando la possibilità di impugnare la decisione della Giunta, ma nel frattempo ho scritto personalmente una lettera al Presidente della Regione e all’Assessore all’Agricoltura per ricordare che i recenti dettami costituzionali (art. 9) prevedono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Pertanto, ho richiesto che prendano in considerazione metodi meno cruenti per proteggere le coltivazioni e gli ulivi.

Senza dubbio comprendo e condivido la necessità di proteggere il settore agricolo, ma non posso credere che l’unico modo possibile per farlo sia uccidere animali selvatici che sono patrimonio dello Stato e sotto la tutela della Costituzione in quanto rappresentanti della biodiversità. Ancora una volta gli uomini si arrogano, in maniera assolutamente arbitraria, il diritto di decidere chi vive e chi muore, scegliendo l’uccisione come soluzione rapida e semplicistica per risolvere un potenziale problema. Mi chiedo se riusciremo mai a evolverci e capire che non siamo i padroni del mondo e che dobbiamo imparare a convivere pacificamente con le altre specie animali, rispettandole e valorizzandole, anziché continuare a sfruttarle quando ci fa comodo e ucciderle quando pensiamo che possano rappresentare per noi un problema”, conclude Rosati.

4 agosto 2022

Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Ufficio Stampa
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