21 Gen, 2022
Lupi – Paure immotivate. L’abbattimento non è la soluzione
21 Gen, 2022
Lupi – Paure immotivate. L’abbattimento non è la soluzione

Da sempre vittime di pregiudizi e superstizioni, i lupi sono nel mirino di chi non sa gestire la biodiversità e la convivenza con gli animali in quelli che sono i loro territori naturali. LNDC pronta a dare battaglia per scongiurare provvedimenti drastici. 

Negli ultimi giorni, in diverse parti di Italia, sono ricominciati i soliti allarmismi relativi alla presenza di lupi. Dopo il caso in Trentino, dove un cane è stato sbranato da alcuni lupi mentre era libero in montagna con il suo proprietario, altre segnalazioni sono state fatte in Friuli dove alcuni di questi animali sarebbero stati avvistati in prossimità dei centri abitati. E poi ancora in provincia di Modena, dove due uomini hanno piazzato delle fototrappole e sono riusciti a immortalare la presenza di alcuni lupi che – di notte – consumavano una preda. Alla luce di queste immagini, avrebbero richiesto che vengano “presi dei provvedimenti”.

Sull’argomento si è espresso anche il Prof. Luigi Boitani, uno dei massimi esperti nel campo, che in un’intervista su L’Adige ha ricordato come l’abbattimento non sia la soluzione e che questi animali non rappresentano un vero pericolo per l’uomo. La predazione verso gli altri animali, compresi i cani, è un comportamento normale ma i lupi temono l’uomo e non sono infatti mai stati registrati attacchi diretti verso le persone. Nonostante la narrazione del “lupo cattivo” e pericoloso, quindi, il vero problema non è la presenza di questi carnivori ma il nostro comportamento quando invadiamo i loro territori e non custodiamo adeguatamente i nostri animali.

È ora di superare la paura e le superstizioni che da sempre accompagnano la figura di queste splendide e fiere creature”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Bisogna basarsi sui numeri, e i numeri ci dicono che nemmeno una persona è mai stata ferita direttamente da un lupo, quindi non c’è nessun rischio per la sicurezza dei cittadini. È ovvio che per il resto è necessario prendersi le proprie responsabilità: se porto il cane in montagna e lo lascio libero di vagare senza guinzaglio in un territorio che so essere popolato da lupi e altri selvatici, la colpa è mia. Se ho un gregge e non lo custodisco adeguatamente dalla predazione di questi animali, la colpa è mia. Peraltro, nel caso di animali cosiddetti da reddito sono previsti dei risarcimenti da parte dello Stato, quindi gli allevatori non possono nemmeno lamentarsi della perdita economica subita”.

“Auspico che le parole degli esperti, come il Prof. Boitani, vengano ascoltate e non si faccia leva su paure immotivate per condannare a morte degli animali – peraltro fondamentali per l’ecosistema – solo per aver fatto ciò che è per loro naturale, senza rappresentare un reale pericolo per la società. In ogni caso, noi siamo pronti a dare battaglia affinché non vengano presi provvedimenti drastici”, conclude Rosati.

21 gennaio 2022 

Lega Nazionale per la Difesa del Cane
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