Otto persone sono state sottoposte a provvedimenti di custodia cautelare e sequestro patrimoniale, un’operazione senza precedenti che vede il plauso di LNDC Animal Protection per i Carabinieri Forestali per l’impegno profuso.
Le indagini erano partite un anno fa, grazie all’impegno del nucleo CITES di Torino che aveva portato alla luce un gravissimo caso di bracconaggio ittico che si estendeva nelle acque interne di varie provincie dal Piemonte al Veneto, passando per la Lombardia e l’Emilia Romagna. Le persone denunciate avrebbero utilizzato attrezzature vietate – anche in aree particolarmente protette – che permettevano di catturare grandi quantitativi di pesce, che poi veniva venduto con documentazione falsificata per attestarne una provenienza lecita fittizia. Grazie al lavoro di oltre 70 Carabinieri, è stato possibile smantellare questa organizzazione criminale e procedere all’arresto di 8 persone con una custodia in carcere, 6 arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora oltre al sequestro di conti correnti, immobili e altri beni riconducibili ai soggetti indagati.
Quello del bracconaggio ittico è un fenomeno fin troppo diffuso e di cui non si parla purtroppo abbastanza. La fauna ittica è un patrimonio fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi e va tutelata esattamente come la fauna terrestre. Per questo voglio ringraziare personalmente i Carabinieri che hanno portato a termine con successo un’operazione così estesa. Come ricordano i militari, l’utilizzo della corrente elettrica per la pesca è vietata nonché particolarmente dannosa per l’ambiente perché danneggia in maniera irreversibile gli ecosistemi acquatici e produce gravi sofferenze per gli animali coinvolti.
Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection
Quella che è stata portata a compimento è un’operazione senza precedenti e siamo profondamente grati per l’impegno che i Carabinieri Forestali hanno profuso nello svolgimento dell’attività investigativa. Ora, avendo sporto denuncia a nostra volta, continueremo a seguire la vicenda da vicino e auspichiamo che al termine del processo vengano comminate delle condanne severe anche per dare un segnale chiaro contro chi si macchia di questo tipo di reati, che purtroppo sono molto frequenti seppure quasi invisibili.
Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection